Uno degli esterni sinistri più forti dei primi anni 2000, Marek Jankulovski, nato ad Ostrava in Repubblica Ceca il 09 maggio del 1977, ci racconta alcune curiosità della sua esperienza in Italia, dove ha vestito le maglie di Napoli, Udinese e Milan.

L’arrivo all’ombra del Vesuvio dopo l’inizio carriera nel Banik Ostrava, in un Napoli però che era lontano parente di quello che adesso è costantemente nell’elite del calcio europeo. Jankulovski ricorca così le sue due stagioni partenopee: “Un periodo bello e brutto al tempo stesso. Ero giovanissimo, non capivo la lingua, mi volle Zeman che però venne esonerato dopo poche partite. Ma non avvertii disagi. Restai anche l’anno della B e ho ancora degli amici da quelle parti. Non dimentico mai che è stato il Napoli a farmi scoprire il calcio vero. E’ per quello seguo sempre le vicende della squadra. La tifoseria napoletana penso abbia pochi rivali a livello mondiale”.

Poi il passaggio all’Udinese di Pozzo: L’Udinese mi ha lanciato nel calcio importante, li ho fatto 3 anni bellissimi con Spalletti dove abbiamo raggiunto sempre le coppe. Sono cresciuto molto avendo la fortuna di giocare con campioni del calibro di Bierhoff ed Amoroso solo per citarne alcuni”.

Infine i sei anni al Milan dove vincerà uno scudetto, una supercoppa europea, un Mondiale per Club e soprattutto la Champions League di Atene contro il Liverpool: “ Per me che venivo da un piccolo paese come la Repubblica Ceca aver onorato per sei anni la maglia di una squadra storica come il Milan è stato qualcosa di meraviglioso. Ho avuto la fortuna che in quel periodo c’erano tanti campioni, ma quando hai di fianco Ronaldinho allora pensi a solo a lui. Non voglio dimenticare nessuno ma dico Ronaldinho, sognavo da giovane di giocare con lui e poi lo incontri nello stesso spogliatoio… era un fenomeno, sempre sorridente e felice”.