Nella storia del calcio sono tanti i talenti che hanno avuto bisogno del contesto giusto e dell’ambiente ideale per rendere al meglio; ci sono stati talenti che arrivati in Italia con l’aurea da predestinato hanno clamorosamente fatto flop, salvo poi diventare delle vere e proprie leggende nei club dove hanno proseguito la propria carriera. Uno degli esempi più lampanti è stato Dennis Bergkamp, meteora nell’Inter diventato poi leggenda nell’Arsenal, compiendo un percorso simile rispetto ad un altro grande campione passato dal nostro campionato come Thierry Henry, scaricato dalla Juventus della Triade e poi diventato il giocatore più forte proprio della storia dei Gunners.

Nato ad Amsterdam il 10 maggio del 1969, Dennis Bergkamp cresce nel florido vivaio dei Lancieri, ed esordisce a 18 anni nella prima squadra dell’Ajax diventando in pochi anni il giocatore simbolo e trascinatore degli olandesi con il quale tra il 1986 ed il 1993 conquista un campionato, due coppe d’Olanda, una Coppa delle Coppe ed una Coppa Uefa, vinta contro il Torino di Emiliano Mondonico. Un curioso siparietto in merito a quella finale del 1992: fuori per un infortunio, i compagni di squadra, per dimostrargli quanto gli fossero grati per averli portati sin li, gli portarono la coppa a casa come ringraziamento.

Viene ceduto all’Inter per 18 miliardi di lire, insieme a Wim Jonk suo compagno di squadra dell’Ajax, ma in maglia nerazzurra verrà ricordato per le prestazioni deludenti tranne che in campo europeo, dove è determinante nella conquista della Coppa Uefa del 1994 grazie ad 8 gol in 11 partite che in qualche modo ne rivalutano l’esperienza interista. Chiuderà la sua esperienza con 72 presenze e 22 reti totali e verrà ceduto senza rimpianti all’Arsenal per 19,2 miliardi di lire che vengono visti come un affare dall’allora dirigenza nerazzurra che non aveva svalutato il prezzo pagato per averlo dall’Ajax.

La mossa si dimostrerà errata visto che Bergkamp troverà la sua dimensione ideale ad Highbury, giocando ben 11 stagioni, giocando 423 presenze in tutte le competizioni segnando 122 gol e vincendo 3 Premier League, 4 Fa Cup, 4 Community Shield e venendo eletto come miglior giocatore del campionato inglese nel 1998 in una squadra che vantava campioni come Ljungberg, Henry, Vieira, Overmars e Seaman, solo per citarne alcuni. Legato a lui anche l’inaugurazione dell’Emirates Stadium, nuovo stadio dell’Arsenal: nel match in cui ha dato l’addio al calcio giocato nel 2006 nella sfida tra Arsenal ed Ajax, in un mix tra giocatori allora militanti nei rispettivi club e vecchie glorie, Klaas Jan Huntelaar porta in vantaggio gli olandesi e sigla il primo gol in quello stadio.

Dennis Bergkamp: uno dei tanti talenti non sbocciati in casa nostra e diventati grandi all’estero.