A cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 il calcio jugoslavo viveva un epoca d’oro. Sfornando talenti di livello mondiale ed addirittura riuscendo nel ’91 a vincere una Coppa Campioni (Champions League) con la Stella Rossa di Belgrado. Da questo interessante vivaio la Roma acquistò un ragazzo dal sinistro micidiale. Sinisa Mihajlovic. Fortemente voluto dall’allora tecnico Boskov. Accolto dallo scetticismo generale della piazza, ci mise poco a far vedere il suo famigerato mancino. Prima partita stagionale: Coppa Italia contro il Taranto e subito bomba con gol su punizione. Fu uno dei suoi pochi sussulti in giallorosso, poiché finì presto immerso nelle difficoltà romaniste di quella stagione e la successiva, venendo più volte “beccato” dai tifosi romanisti. Un amore che non sbocciò mai!

Dopo qualche ottima stagione alla Sampdoria, il fascino di Roma lo richiama a sè. Questa volta è l’altra sponda del Tevere, nella persona del Patron laziale Sergio Cragnotti, a sborsare per lui 22 miliardi di lire. In biancoceleste vive un vero e proprio riscatto personale. Diventa uno dei punti fermi della squadra. Entrando di diritto nella storia della Lazio siglando il primo gol in Champions League nella fase a gironi contro il Bayern Leverkusen, ovviamente su punizione.

Il 13 Dicembre del 1998 stabilisce addirittura il record di gol segnati su punizione nella stessa partita. Proprio contro la “sua” Samp, ne realizza 3.
Diverse le sue reti decisive in campionato e Champions. Memorabile è quella che sancisce 1-2 per la Lazio a Stamford Bridge. In casa del Chelsea. Il suo animo battagliero lo porta anche ad episodi “fuori dalle righe” come gl’insulti razziali a Vieira dell’Arsenal o lo sputo con annesso pestone a Mutu del Chelsea. Ma ciò non scalfisce anzi, alimenta, l’amore della tifoseria per lui.


Lascia la Lazio dopo 6 stagioni da protagonista, prendendo attivamente parte all’epoca d’oro laziale. Vincendo 2 Supercoppe Italiane nel 1998 e nel 2000, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Europea nel 1999, 1 Campionato di Serie A nel 2000, 2 Coppe Italia nel 2000 e nel 2004.
L’uomo con la dinamite nel sinistro, venuto dall’Est ha conquistato Roma portando con orgoglio la maglia della Lazio
Sinisa Mihajlovic e la sua rivincita biancoceleste.

Fabrizio Di Biase