Compie gli anni Juan Pablo Sorin, nato a Buenos Aires il 05 maggio 1976, con un passato da meteora in Italia con le maglie di Juventus e Lazio.

Juan Pablo Sorin viene acquistato dalla Juventus nell’estate del 1995 su consiglio di Omar Sivori, da sempre uomo di fiducia della famiglia Agnelli, e l’esterno argentino farà parte della rosa bianconera che conquisterà la Champions League nella fantastica notte di Roma. Verrà pagato oltre un miliardo e mezzo di lire dalla Juventus ma al termine della stagione collezionerà solo 4 presenze complessive in tutte le competizioni di cui nessuna per novanta minuti. A fine stagione Marcello Lippi ne boccia definitivamente l’acquisto e Moggi lo girà al River Plate. Sorin parlerà però sempre in maniera positiva dell’esperienza in bianconera, etichettandola come il “Master per chi vuole intraprendere la carriera di calciatore”.

Tra River Plate e Cruzeiro vincerà una Coppa Libertadores, quattro campionati argentini, una coppa del Sudamericana e una Coppa del Brasile.

Nell’estate del 2002 arriva la chiamata della Lazio di Roberto Mancini che ne definisce l’acquisto dal Cruzeiro, l’argentino arriva in Italia ma le sopraggiunte vicissitudini societarie della Cirio di Cragnotti impediscono alla società biancoceleste di pagare la prima tranche economica e il transfert arriva solo a fine agosto. Sorin però collezionerà solo 6 presenze in biancoceleste e verrà ricordato dalla tifoseria laziale solo per la messa in mora fatta alla società per i ritardi nei pagamenti degli stipendi, anche se gli andrà male per un vizio di forma messo in evidenza dalla Lega Calcio.

Sorin continuerà la sua carriera con le maglie di Barcellona, Paris Saint-Germain, Villareal, Amburgo ed il “suo” Cruzeiro, con cui chiuderà la carriera nel 2009 dopo aver collezionato 75 presenze ed 11 gol con la maglia dell’Albiceleste con cui giocherà 2 Mondiali e di cui diventerà idolo per aver fatto un tunnel addirittura a Ronaldinho in un Argentina-Brasile, con il Gaucho divertito da quel colpo a sorpresa di un giocatore non di certo conosciuto per i colpi tecnici.