Weigl, assieme a Eicher, Adlung e Stark, prende un taxi alle 3 di notte dopo una serata di festa. Il gruppetto parla un po’ troppo, criticando apertamente il Monaco 1860. Peccato che il guidatore sia un tifoso dei Leoni e che la mattina seguente chiami il club per raccontare tutto per filo e per segno. Risultato, Weigl perde la fascia e viene prima spedito nella squadra riserve e poi mandato via.

Potrebbe finire qui, con una promettente carriera rovinata da qualche parola di troppo. Per sua fortuna però lo acquista il Borussia Dortmund, che crede nelle sue doti. Ed il resto è storia, con la successiva cessione al Benfica per 20 milioni di euro e poi il ritorno in prestito…all’altro Borussia. Ma Weigl ha imparato la lezione: “Quando mi hanno sospeso ero distrutto. Ma da quel punto in poi ho cominciato a capire meglio come funziona il calcio. All’epoca ero ingenuo, nonostante fossi il capitano. Pensavo che fosse più facile di quanto sia in realtà”. Insomma, meglio tenere la bocca chiusa.