IL FOGGIA DI ZEMAN

In un tempo in cui le grandi squadre europee sognano una Superlega che privilegi solo l’aspetto economico e non sportivo, a noi piace viaggiare nel tempo e raccontare le storie del calcio di provincia che ha saputo esaltare l’Italia calcistica.

Una delle pagine più belle del calcio di casa nostra, incentrato su un progetto tecnico giovane e prendendo giocatori dalle categorie minori, all’inizio degli anni ’90 è sorto in Puglia, a Foggia. Tre nomi su tutti sono stati i principali fautori di quello che è stato senza ombra di dubbio  un miracolo calcistico: Zeman, Casillo e Pavone.

La storia inizia nella stagione 1989-90. Anzi no… La storia tra Zeman ed il Foggia aveva avuto un inizio travagliato, come le più belle storie d’amore. Era la stagione 1986-87 e Pasquale Casillo pesca il boemo dal Licata, società siciliana di Serie C e gli affida il Foggia che vuole puntare alla A. Zeman sarà quasi subito messo alla porta visti gli scarsi risultati e sostituito da Balestri. Ma il destino ha in mente un ritorno: appunto la stagione 1989-90.

La prima serie B del Foggia di Zeman si chiude con un ottimo ottavo posto, che serve a gettare le basi per il campionato dell’anno successivo, quello post Mondiali 1990, e a far inserire alcuni tra gli artefici della grande cavalcata verso la A come Signori e Rambaudi. Ma l’anno 90-91 dal Napoli arriverà quello che determinerà la promozione del Foggia: Ciccio Baiano. L’attaccante scuola Napoli segnerà 22 reti e contribuirà al primo posto del Foggia in cadetteria e la conseguente promozione in Serie A: è nata ZEMANLANDIA!

Il Foggia torna nel calcio dei grandi dopo le grandi esperienze con Maestrelli negli anni ’70 ed Oronzo Pugliese negli anni ’60 e l’esordio è di grande prestigio: a San Siro contro l’Inter. Nel mercato estivo il patron Casillo ha regalato ai Satanelli tre acquisti venuti dall’est: Kolyvanov e Shalimov dalla Russia e Dan Petrescu dalla Romania. Il Foggia scenderà in campo nella gara di San Siro con questo 11: Mancini, Petrescu, Matrecano, Consagra, Codispoti, Shalimov, Rambaudi, Picasso, Barone, Baiano, Signori. All.Zeman.

Il Foggia passerà in vantaggio con Baiano e per i nerazzurri pareggerà Massimo Ciocci ma il calcio capirà che assisterà a qualcosa di straordinario.

Quel Foggia chiuderà il campionato con uno straordinario nono posto con partite memorabili come il Derby di Puglia vinto con il Bari al “San Nicola” per 3-1 o la clamorosa sconfitta interna contro il Milan degli olandesi per 8-2. Il gioco a zona e una propensione offensiva molto spiccata renderanno il Foggia la squadra più spettacolare della nostra Serie A.

Al termine della stagione la società venderà tutti i suoi pezzi pregiati: Baiano alla Fiorentina, Signori alla Lazio, Rambaudi all’Atalanta e soprattutto Shalimov all’Inter che diventerà per l’epoca l’acquisto di un giocatore straniero più caro della storia. Al loro posto arrivano degli illustri sconosciuti dalle serie minori come Luigi di Biagio, Andrea Seno, Oberdan Biagioni, Pasquale de Vincenzo e Pierpaolo Bresciani. Il colpo ad effetto però Casillo lo tiene in serbo per gli ultimi giorni di mercato: dall’Ajax arriva il nazionale olandese Bryan Roy, che sarà determinante per le fortune della stagione rossonera. Molti danno la squadra per spacciata ma il gioco di Zeman è così rivoluzionario che esula dagli elementi in campo ed infatti il Foggia chiuderà il campionato con un ancor più strepitoso dodicesimo posto.

La stagione 93-94 è quella della definitiva consacrazione di Zemanlandia: la società decide di dare continuità al progetto non cedendo nessuno dei suoi pezzi pregiati tranne Dan Petrescu ed il Foggia di Zeman è incredibilmente spettacolare. Ad arricchire la rosa arriveranno giocatori come l’argentino Josè Antonio Chamot dal Pisa ed i rossoneri chiuderanno il campionato di nuovo con un nono posto finale, lasciando nel cuore dei tifosi rossoneri delle partite memorabili come le due clamorose vittorie per 4-1 su campi storici come Marassi e Delle Alpi contro Genoa e Torino, mancando la qualificazione alla Coppa Uefa solo all’ultima giornata per mano del Napoli vittorioso allo Zaccheria per 1-0 con gol di Paolo di Canio.

Al termine della stagione Zeman sceglierà di cambiare aria passando alla Lazio di Cragnotti ed il Foggia perderà il suo “Maestro”, retrocedendo mestamente in Serie B anche a causa dei problemi giudiziari che coinvolgeranno il suo patron.

Zemanlandia: un fantastico parco divertimenti per tutti gli amanti del calcio.