In un calcio che prova ad essere sempre più centralizzato sulle grandi “multinazionali” guidate da emiri e sceicchi, a noi piace ancora lasciarsi cullare dai ricordi e da quel calcio di provincia che ci ha saputo regalare forti emozioni e portare agli onori delle cronache nazionali piccole realtà come è stata quella del Como Calcio all’alba del nuovo millennio.

Il miracolo ha inizio però l’anno precedente, con alla guida un giovane tecnico preparato come Loris Dominissini, ha tra gli interpreti principali delle glorie del calcio di provincia come Carlo Taldo, l’attuale storico vice di Antonio Conte, Cristian Stellini, Oscar Brevi, Alex Brunner tra pali, Francesco Pedone e soprattutto lui, Lulù Oliveira, capocannoniere della squadra in Serie B con 23 gol stagionale che hanno trascinato i lariani a vincere il campionato davanti al Modena, alla Reggina ed all’Empoli.

Il presidente Preziosi per il ritorno in Serie A conferma la guida tecnica ma rivoluziona la squadra con alcuni giocatori che avrebbero avuto una carriera onesta anche in massima serie come Sasa Bjelanovic e Nikola Lazetic, vecchie glorie del nostro calcio come Pasquale Padalino, Benoit Cauet, Daniel Fonseca,Fabrizio Ferron, Benny Carbone, Fabio Pecchia e Nicola Amoruso e “meteore” che sarebbero entrati nell’immaginario dei tifosi come il baffuto difensore brasiliano Juarez, il centrocampista colombiano Jorge Horacio Serna ed il centrocampista olandese Van Gastel.

L’esordio nel massimo campionato avviene alla seconda giornata il 15 settembre del 2002 contro l’Empoli in casa, visto che la prima giornata con la Roma viene rinviata a causa del mancato accordo per i diritti televisivi per alcune società. Le due squadre che scendono in campo sono un inno al calcio di provincia, con una star d’eccezione sul rettangolo verde: l’arbitro Pierluigi Collina. Queste le formazioni:

COMO : Brunner, Juarez, Brevi, Stellini, Tarantino, Binotto, (63’ Music), Cauet, Pecchia, Rossi, (74’ Allegretti), Bjelanovic, Carbone, (69’ Godeas)., All. Dominissini.,
EMPOLI : Berti, Belleri, Cribari, Atzori, Cupi, Grella, Giampieretti, (72’ Ficini), Rocchi, (69’ Buscé), Vannucchi, (83’ Cappellini), Di Natale, Saudati., All. Baldini.

Il Como ha un girone d’andata tragico, senza neanche una vittoria all’attivo e con l’avvicendamento in panchina tra Dominissini ed un veterano del nostro calcio, Eugenio Fascetti. Le cose con il tecnico ex Bari migliorano e la prima vittoria è di prestigio alla prima giornata del girone di ritorno in casa contro la Roma Campione d’Italia in carica per 2-0 grazie alle reti del bosniaco Music e di Carbone. Il miglior rendimento del girone di ritorno non consentirà al Como di evitare il 19^ posto finale che costa la Serie B, accompagnando il Torino, l’Atalanta ed il Piacenza.

L’anno successivo sancirà la definitiva scomparsa di quel ciclo magico per il calcio lariano, con l’ultimo posto in Serie B ed il fallimento della saga di Enrico Preziosi in riva al lago.