Mi godetti molto quel Barcellona e ricordo delle grandi partite come una contro il Real Madrid, al Bernabéu. Vincemmo 2-0 e io feci un gol fantastico, che ancora oggi le televisioni trasmettono, perché partii da metà campo, un contropiede fulminante; il portiere Agustín mi uscì incontro; lo superai e andai da solo verso la porta. Avevo visto che dietro di me c’era Juan José, un difensore piccoletto, con la barba, biondo e con i capelli molto lunghi.
Feci finta di entrare in rete con la palla, lo aspettai e, quando arrivò, feci uno scarto a rientrare, quasi sulla linea. Lui passò oltre e andò a sbattere con le gambe aperte sul palo. Uuuuhhh, se ci penso mi viene male.
Io calciai la palla piano piano in gol… Il Bernabéu si alzò ad applaudirmi.
Tratto dal libro “La mano di Dio” di Diego Armando Maradona