Dalla Serie A alla Promozione, per amore del calcio e del suo spirito originario. Dopo la fine della seconda avventura con la maglia della Fiorentina, Borja Valero ha scelto di non appendere le scarpette al chiodo, ma di sposare il progetto del Centro Storico Lebowski, società dilettantistica del capoluogo toscano con la quale disputerà la prossima stagione, alternando il suo ruolo sul campo a quello di commentatore televisivo. “Non ho scelto il Lebowski perché volevo continuare a giocare – ha spiegato lo spagnolo al Corriere della Sera – L’ho fatto perché credo di poter aiutare la squadra ad avere un po’ di visibilità. Quando ho accettato ho pensato a quando da ragazzino giocavo in un campetto polveroso, alimentando i miei sogni. Io mi rivedo in loro”.

L’addio alla Fiorentina non è stato del tutto indolore: “Pensavo di poter dare una mano, invece la società aveva un’idea diversa – le sue parole -. Mi dispiace, anche se posso capire le loro ragioni. Dopo la pandemia avrei voluto salutare i tifosi dal campo, ma nella vita non sempre i sogni diventano realtà”. Ora però una nuova, stimolante avventura lo attende: “Un amico giornalista, che aveva il figlio nelle giovanili, mi ha messo in contatto con il Lebowski. Pian piano ho conosciuto la loro storia e ho accettato di aiutarli”. Dopo i riflettori del Bernabeu, del Franchi e di San Siro, la carriera di Borja riparte dunque dai campi polverosi del calcio dilettantistico, ma sempre nella città che ama e che non avrebbe mai lasciato.

FONTE: Sport Mediaset