Nel 2000 poteva essere del Lecce, poi ha dovuto scegliere tra i club di Manchester, fino all’aereo della discordia tra Juve e Fiorentina nel 2012.

Tra i personaggi più particolari, unici, per certi versi pure kitsch del calcio degli ultimi due decenni, c’è senza dubbio Dimitar Berbatov. L’attaccante bulgaro che si è imposto nel Bayer Leverkusen, che ha vinto con il Manchester United e che poi è arrivato al Fulham, prima di chiudere la sua carriera in altri lidi. No, se ve lo state chiedendo, non abbiamo citato quelle tre squadre a caso. Perché un altro motivo per cui si è contraddistinta la carriera del classe 1981 è relativo proprio alle sliding doors del calciomercato. Perché forse, in un universo parallelo, Berbatov si è imposto in Serie A nel Lecce, ha vestito la maglia del Manchester City e poi è tornato in Italia per giocare con la Fiorentina o con la Juventus. Neanche queste sono citate a caso.

Andiamo passo per passo. Dobbiamo tornare in Bulgaria, a Sofia, dove Berbatov si impose con la maglia del CSKA. Il suo nome iniziava a circolare negli ambienti del mercato. Un giovane attaccante, promessa del calcio bulgaro, cresciuto nel mito di Stoichkov e compagni, che nel 1994 sognava davanti alla tv vedendo la sua nazionale stupire tutti al mondiale americano. Nel 2000, Berbatov aveva 19 anni. Aveva stregato molti con la sua classe, specie se rapportata a un fisico possente. Se n’era innamorato in particolar modo il Lecce di Pantaleo Corvino, che lo aveva adocchiato in uno dei suoi viaggi e voleva portarlo a Lecce a tutti i costi. Aveva definito l’acquisto. A giugno si parlava di affare concluso, con le visite mediche programmate. Qualche richiesta eccessiva del giocatore fece però naufragare tutto all’ultimo minuto. Berbatov rimase in Bulgaria, avrebbe aspettato un anno prima di fare il salto in un top campionato europeo. Lo avrebbe acquistato il Bayer Leverkusen. 

A Lecce lo aspettavano, ma col senno del poi la scelta di andare in Bundesliga fu vincente.

FONTE: GOAL.COM (leggi l’articolo completo cliccando qui)