Arrivò a Torino nell’indifferenza generale, seppur da campione del Mondo del 2006 e da campione di Germania con il Wolfsburg, ma nessuno, forse neanche lui, si sarebbe aspettato di essere uno degli artefici della rinascita bianconera, protagonista di 8 dei 9 scudetti consecutivi con la “Vecchia Signora”, collezionando 281 presenze e due gol in tutte le competizioni: stiamo parlando ovviamente di Andrea Barzagli.

Insieme a Buffon, Bonucci e Chiellini ha formato da famosa BBBC che tanto ha fatto bene in Italia ed in Europa, fallendo però la conquista della Champions League in ben due occasioni nelle finali perse contro Barcellona e Real Madrid. Barzagli è entrato soprattutto nel cuore dei tifosi per la sua “eleganza” dentro e fuori dal campo, anche se in fase difensiva era davvero difficile avere la meglio del robusto difensore nato a Fiesole in Toscana l’08 maggio del 1981.

Barzagli non ha dubbi su quale è stato il giorno più emozionante della sua esperienza bianconera, dando per scontato che il momento più bello della sua carriera è stato il 09 luglio del 2006 all’Olympiastadion di Berlino: quello dell’addio al calcio ed alla Juventus.

Andrea Barzagli a “JTV” in una chiacchierata con Zuliani ricorda così quel momento: “Il presidente e la squadra mi hanno fatto una sorpresa straordinaria prima dell’inizio della partita e io non lo sapevo. Ho passato la settimana tranquillo ma quella mattina mi sono svegliato ed ero agitatissimo, c’erano tutti i familiari, gli amici, sentivano tutti quella giornata. Poi dovevano consegnare la coppa a fine gara ed era una giornata fantastica, ho fatto una partita e non me la ricordo neanche. Quando sono uscito, mi sono sfogato col mister ma poi quando mi hanno chiamato sotto la curva mi sono davvero emozionato. Lo hanno fatto con Del Piero e Buffon ma loro sono giocatori storici. Sentirmi come loro mi ha fatto effetto: è stato un piacere e un onore. Giorno migliore non lo potevo immaginare. Mi sono reso conto di aver fatto qualcosa di importante”.